I CONSIGLI DEL MEDICO

(le risposte non firmate sono della dr.ssa Chiarion)

 

Si possono fare delle maschere rinforzanti ai capelli a base di olio di oliva? Ci sono controindicazioni? (Cinzia F., Alessandria)

L’extravergine di oliva ha un’azione idratante, emolliente e rinforzante su capelli e unghie. Il suo uso in cosmetica era già conosciuto fin dall’epoca degli antichi Egizi che usavano l’olio di oliva non solo sui capelli per proteggerli ed accentuarne la lucentezza ma anche sulla pelle come crema emolliente ed antirughe. Non ci sono controindicazioni.
Provi a realizzare in casa questa ricetta:
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 tuorlo d’uovo
1 cucchiaio di miele
Mescolare i componenti, quindi riscaldare il composto per qualche secondo ed applicare sui capelli sporchi appena inumiditi per 15’-20’. Sciacquare.


Dr. Vincenzo De Giorgi, dermatologo

Ho il colesterolo alto, posso mangiare una fetta di pane con l’olio? (F. Caffio, Milano)

Per ipercolesterolemia si intende un aumento del colesterolo plasmatico che, essendo una molecola liposolubile, viene trasportata nel sangue da proteine chiamate apolipoproteine (APO). Le lipoproteine, in relazione alla loro densità rilevata all’ultracentrifuga progressivamente decrescente, vengono classificate in VLDL-IDL-LDL-HDL.
La maggior parte del colesterolo presente nel sangue, e trasportato dal fegato ai tessuti dove viene utilizzato, è legato alle LDL. Quando sono presenti in concentrazione eccessiva, per un aumentato introito con la dieta o per difetto nella metabolizzazione, penetrano nell’intima dei vasi arteriosi, si ossidano ed innescano una serie di processi che portano alla formazione della placca aterosclerotica responsabile delle patologie cardiovascolari come infarto del miocardio, ictus cerebrale ecc .... Contrariamente le HDL trasportano il colesterolo dai tessuti al fegato dove viene eliminato in parte come sali biliari e come colesterolo libero nell’intestino. Pertanto i valori di HDL devono essere elevati perché rappresentano il colesterolo buono quello che svolge l’azione di spazzino delle arterie e quindi un’azione preventiva nei confronti delle malattie cardiovascolari.
Numerosi studi epidemiologici e prospettici hanno messo in risalto la correlazione tra alti livelli di colesterolemia ed incidenza di eventi e mortalità per malattia cardiovascolare. E’ importante ridurre i valori di colesterolo totale, in particolare quello LDL.
Il primo approccio è dietetico e consiste nella riduzione dell’assunzione di acidi grassi saturi e di colesterolo, viceversa aumentando l’introito di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi omega-3.
L’olio extravergine di oliva rappresenta il grasso ideale perché non contiene colesterolo, è ricco di acidi grassi monoinsaturi (in particolare l’acido oleico), contiene una quota si acidi grassi polinsaturi e di polifenoli che sono sostanze antiossidanti in grado di proteggere le LDL dall’ossidazione, quindi dal processo aterotrombotico.
Ritornando alla domanda del nostro lettore che ha qualche problemino con il colesterolo, consiglio sicuramente l’assunzione di una fetta di pane con un filo di olio (1 cucchiaio di olio buono e pizzichino) come spuntino, anzi è da preferire alla brioche che contiene invece grassi animali saturi, quelli che fanno aumentare il colesterolo.
 

 

Quant’è la quantità di olio di oliva che si può prendere al giorno? (F. Marchetto, Firenze)

La quota giornaliera raccomandata dagli specialisti della nutrizione è pari a 2-3 cucchiai da minestra al giorno (1 cucchiaio da minestra è 10 gr).

 

 

L’olio di oliva fa più ingrassare di quello di semi o è il contrario? (G. Graziani, Forlì)

 La quantità di calorie apportate da tutti gli oli  è pari a 9 Kcal/gr, non esiste un olio più o meno grasso di un altro, viceversa sussistono notevoli diversità nella palatabilità. Un’ olio extravergine di oliva è sicuramente più saporito di un olio di semi pertanto se ne consuma anche meno con conseguente riduzione dell’apporto calorico.

 

 

Io friggo con l’olio di semi. Faccio bene o dovrei usare anche per friggere l’olio extravergine di oliva come dice mia figlia? (M. Bianchi, Livorno)

Tutti gli oli sottoposti ad un riscaldamento elevato e prolungato si alterano. Ogni olio presenta un punto di fumo oltre il quale l’olio sviluppa delle sostanza tossiche (acroelina tossica per il fegato), l’olio extravergine di oliva si è rivelato l’ideale per la frittura perché presenta un punto di fumo elevato resistendo meglio ai processi termici.

 

 

Posso utilizzare l’olio di oliva per curare le malattie articolari? (lettera firmata)

L’uso dell’olio di oliva a fini terapeutici e cosmetici è noto fin dall’antichità. Originario del Medio Oriente l’ulivo si diffuse in tutto il Mediterraneo per opera dei mercanti greci, ma furono gli Etruschi a iniziarne diffusamente la coltura sia in aree collinari (Val di Chiana) che costiere. Detto, in lingua etrusca, “ELEIVA”, parola che evoca immediatamente proprietà magiche, si affermò come condimento essenziale in cucina e come medicinale per svariati impieghi. Gli atleti lo usavano per scaldare i muscoli prima delle gare e per alleviare i dolori muscolari.

Studi della composizione chimica dell’olio di oliva extravergine, spremuto a freddo, hanno evidenziato la presenza di Tocoferoli, Fitosteroli e Squalene, che svolgono funzione emolliente e protettiva.

Più recenti studi biochimici (Monell Chemical Senses Center di Philadelphia, pubblicato dalla rivista Nature) hanno scoperto nell’olio di oliva una molecola (chiamata Oleocantale)  con proprietà direttamente antinfiammatorie, simili a quelli dei FANS (antinfiammatori non steroidei), in particolare all’Ibuprofene. Tale molecola agisce inibendo le ciclossigenasi (COX1 e COX2), enzimi chiave del processo infiammatorio.

E’ stato osservato che in 50 gr. di olio di oliva è presente una quantità di Oleocantale con attività simile ad un decimo di quella dell’Ibuprofene a dosaggi medi (800 mg. circa di Ibuprofene).

Altre osservazioni, in Reumatologia, indicano che consumatori abituali di Olio di oliva presentano valori laboratoristici flogistici più bassi rispetto a chi non usa l’olio di oliva.

Prossimi studi sarebbero in corso per valutare gli effetti dell’olio di oliva sul tessuto più implicato nei processi artrosici, la cartilagine.

Dr. Fabio Scrobe, ortopedico

 

 

E’ vero che l’olio d’ oliva si digerisce meglio degli altri oli ? (M. Franci, Arezzo)

La digeribilità dell’olio extravergine di oliva è superiore rispetto a tutti gli altri oli (semi, arachidi, girasole, ecc…)  perché stimola la contrazione della colecisti e quindi la produzione di bile componente importante per la digestione dei lipidi. Inoltre il suo aroma e profumo intensi inducono una maggiore produzione di succo gastrico fondamentale per i processi digestivi.

 

 

Ho un Labrador di due anni, posso dargli con il suo cibo (croccantini) anche qualche cucchiaio di olio di  oliva? Gli fa bene? (L. Gori, Firenze)

Un'integrazione con olio d'oliva (es un cucchiaio al giorno in un cane di taglia media) è consigliabile soprattutto se ai nostri amici a 4 zampe viene somministrata una dieta casalinga o commerciale di bassa qualità, che possono essere carenti di determinate sostanze, presenti invece nell'olio, quali vitamine liposolubili e acidi grassi insaturi. Tra le prime particolarmente rappresentata la vit. E (tocoferoli), importante agente antiossidante utile per l'integrità della membrana cellulare e la rimozione dei radicali liberi, quindi importante per rallentare i processi d'invecchiamento.

Gli acidi grassi insaturi e la vitamina A rivestono un ruolo sull'integrità della cute e sulla lucentezza del mantello del cane. Tra gli acidi grassi insaturi ricordiamo soprattutto quelli cosiddetti “essenziali” tra cui il linoleico, che il cane non può sintetizzare autonomamente e di cui è indispensabile l'apporto esogeno.

In ultima analisi nell'alimentazione del cane l'olio ha un valore nutritivo da non sottovalutare.

 

 

Qualche giorno fa ho letto che esisterebbe un composto dell’olio di oliva "l’oleuropeina" (non sono sicuro di averlo scritto correttamente). Potreste dirmi che cos’è e quali sono le sue proprietà benefiche? (F.Paoletti, Vercelli)

L’oleuropeina è una sostanza di natura fenolica presente nell’oliva e nelle sue foglie e le protegge dall’attacco di vari patogeni ed eventi atmosferici.
Da studi scientifici è emerso che ha diverse proprietà biologiche: svolge un’azione antiossidante con riduzione dell’innesco dei fenomeni che portano allo sviluppo di malattie come l’infarto, i tumori e l’Alzheimer; ha un’azione antibatterica, dimostrata in vitro, con riduzione della moltiplicazione dei microrganismi infine, secondo gli studi più recenti, previene l’osteoporosi perché stimola la produzione di osteoblasti cellule deputate alla formazione di tessuto osseo.

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