OLIO & MALATTIE DEI BAMBINI
Ho sempre pensato al mio lavoro come ad
un’opportunità per poter dare ai genitori un bagaglio di informazioni per
allevare e curare i loro figli nel modo più naturale ed opportuno, ponendo
attenzione che le informazioni date servissero a creare delle abitudini
alimentari, e non solo, utili ad una crescita sana per una prevenzione nell’età
adulta.
Essere pediatra è giusto una buona opportunità. La
base della pediatria è la prevenzione.
E parlando di
prevenzione, quale miglior argomento dell’olio extravergine d’oliva. Questo
alimento, considerato a metà strada fra alimento e medicinale, le cui
peculiarità alimentari e curative erano note fin dall’antichità, si sta
rivelando in seguito alle conferme di numerose recenti indagini scientifiche,
importante anche per gli aspetti salutistici.
È noto infatti che,
grazie ai suoi numerosi componenti, protegge la mucosa gastrica (diminuisce la
secrezione di acido cloridrico), previene la formazione di calcoli biliari
(favorisce lo svuotamento biliare), produce una minore attività secretiva del
pancreas, facilita l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K),
riduce il rischio di alcune malattie autoimmuni, e di tumori del seno e del
color-retto, previene l’aterosclerosi e le malattie degenerative in generale.
Tutto questo grazie
alla sua varia composizione (acidi grassi e componenti minori), ricca di acidi
grassi monoinsaturi (75%) con netta prevalenza dell’acido oleico, polinsaturi
(9%) con prevalenza acido linoleico, saturi (16%) prevalentemente acido
palmitico. Queste proporzioni degli acidi grassi dell’olio extravergine d’oliva
si ritrovano in simile percentuale nella composizione dell’organismo umano, e
gli acidi grassi polinsaturi (acido linoleico e alfa linolenico) sono contenuti
in proporzioni percentuali simili nel latte materno. Questo può spiegare la
facile digeribilità di questo alimento e dall’altro alcuni dei non pochi
effetti benefici dell’olio d’oliva.
Negli ultimi anni è
emersa sempre più evidente l’importanza della presenza o meno nella dieta di
alcuni nutrienti. Questo soprattutto nel lattante e nel bambino, età in cui una
corretta alimentazione è indispensabile per il benessere e l’adeguata differenziazione
morfologica e funzionale dei vari organi ed apparati.
Come genitori
vogliamo per i nostri figli il meglio; un meglio è fare in modo che crescano in
salute e con abitudini che
Siamo nati nel paese
che ne produce una grande quantità e di ottima qualità, usiamolo come hanno
fatto i nostri genitori e nonni.
Durante lo
svezzamento aggiungiamolo crudo alle minestrine, aiuterà il bambino ad
assimilare le vitamine liposolubili, fornirà elementi antiossidanti e
antiradicali liberi, i composti fenolici (acidi ed alcoli fenolici, flavonoidi,
lignani e secoiridoidi) di cui tanto si parla oggi, non presenti negli altri
oli vegetali perché estratti da semi e non da un frutto come l’ olio
extravergine d’oliva.
Considerando la
composizione simile al latte materno, eviteremo la carenza di degli omega 3,
carenti nel latte vaccino ed essenziali nella composizione della struttura
delle cellule e delle loro membrane, nella funzionalità del cervello, nello
sviluppo delle acquisizioni neuro-psico-motorie, nella strutturazione della
retina, nella produzione di molte citochine pro ed antinfiammatorie.
L’introduzione nella dieta dell’olio extravergine d’oliva, al divezzamento e
fino a quando il bambino non comincerà ad introdurre il pesce (meglio azzurro),
è l’unica fonte che, oltre a dare un buon apporto calorico, porta all’organismo
in rapida evoluzione una certa quantità di omega 3 (1 cucchiaio di
olio(13ml/11,7g) rapporto ω6/ω3 =14:1, 110 calorie. 200ml latte
materno rapporto ω6/ω3=10:1, 130-140 calorie).
Nei prematuri viene
aggiunto a prodotti vitaminici il DHA (ac. docosaesaenoico) derivato dall’acido
alfa-linolenico, presente nel latte materno e nell’olio extravergine d’ oliva,
per migliorare lo sviluppo cellulare, neurosensoriale ( vista ,udito) e
neurocomportamentale.
La ricchezza di
grassi insaturi assicura uno sviluppo più equilibrato e un buon apporto
energetico. Terrà sotto controllo il colesterolo riducendo, con il suo acido
oleico, il colesterolo LDL aumentando il colesterolo HDL.
Torniamo alla
merenda con pane e olio: ha tutte le caratteristiche necessarie di pasto
equilibrato e sano. Abituiamo i nostri figli a mangiare le verdure crude o al
vapore con un filo d’olio. Approfittiamo delle sue proprietà di regolatore
intestinale e dell’attività epatica.
Ottimo nel
correggere la stipsi con la sua azione lassativa, più efficace a digiuno.
I ragazzi apprezzano
molto le patatine fritte, le braciole fritte, non esagerando accontentiamoli.
E’ comunque meglio friggerle in olio extravergine d’oliva, per le sua
peculiartità di resistere fino a 220°, rimanendo inalterate le sue
caratteristiche, senza produrre polimeri tossici.
Il suo uso è
raccomandato anche per la cura della pelle. Molti sono i prodotti di cosmesi che
ne fanno uso nella loro composizione. Nei lattanti, patologie come la crosta
lattea (dermatite seborroica), la dermatite nell’area del pannolino traggono
vantaggio dall’uso dell’olio extravergine d’oliva che contenendo squalene,
sostanza molto simile al sebo, ha un alto potere detergente e lubrifica il
cuoio capelluto. L’applicazione con un batuffolo di cotone, permette la
successiva rimozione delle croste. Le nonne usavano come cura per l’arrossamento nell’area del pannolino
“olio sbattuto in acqua “, vecchio metodo ma tuttora valido.
Come si vede molte
sono le cose buone dell’ “Oro liquido” di Omero ed altre vengono scoperte,
continuando a mantenerne la sacralità e misticismo.
Il suo uso
quotidiano non è solo da raccomandare per i suoi potenziali e gradevoli effetti
benefici, ma anche per un ritorno ad un legame più intenso con il territorio e
la natura, per una miglior consapevolezza di quello che fino ad ora ci veniva
consigliato come meglio e meglio non è.
Il suo uso
quotidiano come nutriente si può assimilare all’ “imprinting” cioè la
possibilità che stimoli subiti in età sensibili condizionino negli animali il
comportamento nelle età successive (Konrad Lorenz, premio Nobel (1973). I
nutrienti “programmerebbero l’organismo a prevenire o favorire metabolismi e
patologie (aterosclerosi, diabete, obesità, ipertensione ecc.) condizionando il
destino neuropsichico e biologico”.
Da ciò l’importanza
di favorire un regime alimentare sano partendo dal latte materno e poi olio
d’oliva extra vergine, frutta pesce, verdura valutando anche l’opportunità di
uova, latti, carni ecc. arricchiti in particolare con prodotti naturali
omega-3.
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