Olio extravergine e salute

L’adozione di corretti stili di vita è presupposto essenziale per mantenere un buon stato di salute inteso come stato di benessere psico-fisico in un determinato contesto sociale. Assistiamo ad un progressivo incremento delle patologie correlate alla società del benessere quali il sovrappeso corporeo, obesità, aterosclerosi, diabete, malattie neurodegenerative. Il 23% dei bambini italiani è in sovrappeso, il 12% è obeso. Questa realtà si contrappone alla carenza nutrizionale di altri paesi in un contesto globale caratterizzato da un progressivo impoverimento delle risorse del suolo. La consapevolezza di assumere un corretto modello alimentare, ampiamente suffragato da numerosi dati scientifici, è un necessario piano di intervento da adottare fin dai primi anni di età, al fine di costruire una cultura alimentare orientata verso il consumo di alimenti ad alto valore funzionale. L’olio extravergine di oliva rappresenta per le sue proprietà organolettiche e nutraceutiche un alimento ad alto valore salutistico. E’ stato rilevato da ormai numerosi studi che i suoi componenti svolgono numerose azioni su funzioni biologiche con un’azione di prevenzione nell’insorgenza di varie patologie in particolare le malattie cardiovascolari, neoplastiche e neuro-degenerative. Per quanto riguarda le malattie cardiovascolari le evidenze scientifiche indicano come l’olio extravergine di oliva sia in grado di modulare numerosi parametri coinvolti nel processo aterotrombotico. I composti fenolici presenti nell’olio extravergine di oliva, in particolare l’idrossitirosolo, sono in grado di ridurre la produzione di sostanze pro-infiammatorie e l’aggregazione piastrinica che sono elementi peculiari della formazione del trombo che può occludere il vaso parzialmente o totalmente con conseguente ischemia e necrosi dell’organo irrorato. A queste azioni biologiche si somma la spiccata attività antiossidante svolta da queste sostanze verso varie strutture molecolari: essendo sostanze lipofile entrano all’interno della cellula e sono in grado di interagire con le sostanze ossidanti implicate nei processi che concorrono all’ossidazione delle macromolecole biologiche come i lipidi, le proteine, il DNA, recettori che svolgono un ruolo centrale nella patogenesi delle malattie aterosclerotiche, cancro, diabete, invecchiamento. Dall’analisi di alcuni lavori sperimentali effettuati su colture cellulari trattate con polifenoli si possono trarre delle indicazioni: esiste una selettività del fenolo verso il substrato, cioè agiscono in modo diverso a seconda della struttura, modeste variazioni strutturali possono determinare risposte diverse, un’altra osservazione è l’aumento della trascrizione di alcuni geni implicati nella sintesi di sistemi enzimatici capaci di contrastare il processo ossidativo. Queste osservazioni accanto alla complessità di individuare la biodisponibilità e la distribuzione di queste sostanze nei vari tessuti, inducono ad approfondire le conoscenze per arrivare presto ad un impiego applicativo. Per quanto riguarda i tumori, gli studi di correlazione geografica che analizzano le abitudini alimentari in relazione alla distribuzione in un territorio (esiste una certa complessità nel condurre degli studi in vivo, per ragioni di tipo etico) hanno evidenziato una riduzione di incidenza di mortalità per i principali tipi di tumore (mammella, colon, prostata, utero) nei paesi come l’Italia, la Spagna e la Grecia ove l’olio di oliva è la principale fonte di grassi rispetto ai paesi del Nord Europa. C’è una stretta correlazione tra dieta e cancro, cioè la dieta è in grado di modulare una maggiore o minore cancerogenesi: in particolare l’elevato consumo di grassi saturi promuove lo sviluppo di alcuni tipi di tumore negli animali da esperimento mentre una dieta contenente acidi grassi monoinsaturi, come l’acido oleico, non ha alcuna influenza sul processo tumorale. Gli studi di laboratorio stanno verificando le proprietà antitumorali dei componenti minori dell’olio extravergine di oliva, in particolare i meccanismi attraverso i quali svolgono attività di prevenzione dei danni ossidativi del DNA, riduzione dell’espressione di oncogeni, azione antiproliferativa tumorale e capacità di indurre l’apoptosi (morte cellulare programmata) delle cellule neoplastiche. Anche per quanto riguarda le malattie neurodegenerative vi sono interessanti prospettive soprattutto perché l’invecchiamento della popolazione è correlato ad una maggiore incidenza di comparsa di malattia di Alzheimer, demenza vascolare, morbo di Parkinson. L’elevato apporto di acidi grassi monoinsaturi associato all’azione dei polifenoli, come si può realizzare con l’assunzione di olio di oliva, è associato ad una riduzione del declino cognitivo, effetto legato al ruolo degli acidi grassi nel mantenere l’integrità strutturale delle membrane dei neuroni ed all’azione antiossidante dei polifenoli verso i radicali liberi dell’ossigeno, composti altamente instabili che si legano alle strutture della cellula nervosa alterandola. Recentemente uno studio condotto a Francoforte ha dimostrato proprietà neuroprotettive dell’idrossitirosolo contenuto nell’olio extravergine di oliva e nelle acque reflue del frantoio. I ricercatori hanno condotto questo studio prima in vitro, aggiungendo a colture cellulari di cervello di topi un estratto di oliva ricco di idrossitirosolo. Poi hanno sottoposto le cellule ad uno stress ossidativi (ioni ferro): le cellule trattate con idrossitirosolo reagivano meglio all’insulto (minore riduzione dell’ATP). Hanno condotto la prova anche in vivo sottoponendo i topi ad un’alimentazione per 12 giorni contenente le acque reflue del frantoio. Anche qui hanno rilevato una maggiore resistenza delle cellule nervose allo stress ossidativi. L’ assunzione di un olio extravergine di oliva di qualità induce un rafforzamento delle strutture cellulari inteso come capacità di resistere ai danni ossidativi indotti dai radicali liberi dell’ossigeno. Vi sono altri settori di ricerca che individuano nei componenti naturali dell’olio extravergine di oliva delle funzioni biologiche utili nella prevenzione del diabete, osteoporosi, malattie dermatologiche ecc… che verranno approfondite nelle varie sezioni. Sono quindi molteplici gli aspetti benefici. Molte conoscenze sono note, altre devono essere sviluppate. Non dobbiamo però dimenticare che l’olio extravergine di oliva non è un farmaco, è un alimento funzionale, cioè dotato di alto valore nutrizionale e salutistico che rappresenta comunque un caposaldo della dieta mediterranea in grado di esplicare proprietà benefiche sia a livello di protezione sia di riduzione dei sintomi legati a certe malattie.